Skip to main content

IL PROGETTO

L’idea di questo progetto nasce dal percorso di Franca Ferrari, formatrice e coreografa milanese dal 1979, fondatrice del C.I.M.D (Centro Internazionale di Movimento e Danza) e operatrice culturale da sempre attenta al panorama della danza contemporanea e al futuro della ricerca coreografica.

Gli artisti che aspirano a diventare coreografi, all’interno del panorama della danza contemporanea nazionale, faticano a emergere perché non sono preparati al passaggio che devono compiere nel momento in cui finiscono la loro formazione di danzatore-interprete e si affacciano alla professione che vorrebbero intraprendere. Questo progetto propone un processo perché diventino autonomi in relazione a tutti quegli aspetti e a quelle competenze necessari al loro futuro mestiere. Il lavoro della creazione coreografica implica skills molto diverse e in sinergia tra loro: drammaturgiche, registiche, tecniche, comunicative, progettuali, manageriali e organizzative.

Progetto sostenuto da MiC

MiC
Incubatore per futuri coreografi

UNA SCELTA SPECIFICA: “LE PRATICHE DEL CORPO COME RIFERIMENTO DI UNA DELLE TENDENZE DEL LINGUAGGIO CONTEMPORANEO”

La scelta personale e poetica di Franca Ferrari si delinea come una delle tendenze che popolano il panorama della danza contemporanea e si basa sull’idea che la ricerca si fondi sulla ricerca sul corpo quale “fulcro del processo creativo”.
Se è stato Rudolf Laban a portare la nostra attenzione sui principi del movimento, è vero che questi si sono arricchiti nel tempo di variabili e definizioni dettagliate che individuano due questioni: da un lato il fatto che, superata la “forma”, restano solo lo spazio, il tempo, l’energia e, appunto, il corpo come basi di quest’arte; dall’altro come diventi importante il punto di vista individuale di ogni artista nel percepire, trasmettere, formulare la propria poetica e vivere tutto ciò non più come una “tecnica” ma come una “pratica”. La pratica è esperienza di vita, cresce con la percezione, produce processi e, quindi, anche la creazione artistica di questi coreografi nasce da questa pratica. L’uomo è corpo, e quindi è semplice pensare che il corpo può rappresentare l’elemento centrale di una ricerca creativa.

Franca Ferrari invita i tre giovani ma già affermati coreografi Marco D’Agostin, Daniele Ninarello e Davide Valrosso, che lavorano con questo linguaggio, a condividere appunto la loro individuale “pratica” con i futuri coreografi di questo incubatore.
Avverrà così un processo di crescita fondato non su una forma di conoscenza già data ma sullo sconfinamento continuo che nasce dalla relazione: del corpo con se stesso, con le forze gravitazionali, con altri corpi, con la realtà percettiva che lo circonda e con altri coreografi.
È proprio il tema della relazione che sta alla base di questo progetto: una relazione che è anche e soprattutto condivisione e confronto tra pratiche diverse. Sarà proprio la vita di relazione a creare l’autonomia del nuovo coreografo, che proporrà a sua volta la propria personale visione, la sua “pratica” originale.

Incubatore per futuri coreografi

Obiettivi del progetto

Obiettivi generali

Agevolare il passaggio tra la fine della formazione da danzatore e l’inizio della professione di coreografo

Favorire il ricambio generazionale di giovani coreografi italiani

Mettere in comunicazione e relazione tra loro coreografi già affermati ed esordienti per fare in modo che le varie “pratiche” applicate nell’ambito coreografico nazionale circolino e vengano a confronto perché nasca qualcosa di nuovo non ancora conosciuto

Mettere in relazione i giovani esordienti con luoghi di residenza nazionali e internazionali e quindi creare un ponte verso l’ambito professionale

Obiettivi specifici

Confronto con le “pratiche del corpo” di coreografi già affermati finalizzata ad affinare lo spirito critico e l’esperienza artistica dei partecipanti.

Lavoro sulla “pratica” finalizzato a far individuare ai partecipanti la loro ricerca personale sul corpo e la loro personale direzione artistica

Rendere autonomi artisticamente i coreografi esordienti e fornire loro gli strumenti che li mettano in grado di avviare il proprio progetto professionale

Affinare l’esperienza scenica dei partecipanti mediante l’azione di partecipazione al festival Più che Danza e incoraggiare l’incontro-confronto tra loro, il pubblico e gli operatori

Incubatore per futuri coreografi
Incubatore per futuri coreografi

CHI SIAMO

Franca Ferrari - direttrice artistica e tutor
Davide Valrosso - coordinatore e tutor
Marco D’Agostin - tutor
Daniele Ninarello - tutor

Franca Ferrari

Ricercatrice – pedagoga – coreografa – operatrice culturale

Nata a Milano, intraprende il suo percorso di formatrice e coreografa a partire dal 1979. Riconosce come maestri fondamentali Rosalia Chladek – con la quale si diploma a Strasburgo nel 1982 – e Dominique Dupuy con il quale studia per oltre dieci anni tra Milano e Parigi. Il suo lavoro ha come caratteristica il cambiamento, per la sua sensibilità all’evolversi di ogni processo di conoscenza.
Nel 1981 apre a Milano il Centro di danza contemporanea C.I.M.D.
Su proposta dello stesso Dupuy, dal 1993 al 2003, il C.I.M.D diventa diventa sede italiana della prestigiosa scuola francese R.I.D.C. diretta da Brigitte Hyon, una delle scuole riconosciute dal Ministero della Cultura francese per la preparazione al DE (Diplome d’Etat) per la danza contemporanea.
Nel 1990 Franca Ferrari fonda la Compagnia Cadeaux Mainòl, attiva fino al 2010.
Nel 2011 dà vita alla Compagnia Progetto D.Arte, la cui poetica si fonda sulla ricerca di un nuovo modo di fare spettacolo: creare “moduli tematici di improvvisazione basati sulla ricerca corporea” da comporre in una struttura coreografica.

È ideatrice e direttrice artistica del festival PIÙ CHE DANZA! che ha il suo esordio nel 2014 al Teatro CRT Triennale dell’Arte di Milano diretto da Franco Laera. Dal 2017 il festival è ospitato dal Teatro Fontana di Milano.

Nel 2018 dà inizio al progetto INCUBATORE PER FUTURI COREOGRAFI.
Il suo impegno pubblico per la danza si dimostra nell’attenzione da sempre rivolta alle politiche culturali del proprio settore. Dal 2011 al 2014 è vicepresidente di AsidDANZA (una delle associazioni aderenti a Agis nazionale). È stata presidente del c-DAP Lombardia (Coordinamento Danza e Arti Performative Contemporanee della Lombardia) fino a giugno 2018 e dal 2014 al 2015 ha fatto parte dell’Ufficio di Presidenza di Federdanza (Agis nazionale).

Marco D'Agostin

Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance, vincitore del Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under 35. Dopo una formazione con maestri di fama internazionale (Yasmeen Godder, Nigel Charnock,  Rosemary Butcher, Wendy Houstoun/DV8, Emio Greco), ha iniziato la propria carriera come interprete, danzando per, tra gli altri, Claudia Castellucci, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Sotterraneo.
Dal 2010 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come coreografo ospite di numerosi progetti internazionali (ChoreoRoam Europe, Act Your Age, Triptych).
Ha presentato i propri lavori in molti dei principali festival italiani ed europei (Santarcangelo, Romaeuropa, VIE, Torinodanza, OperaEstate, Rencontres Choréographiques de Saint-Denis e Théatre de La Ville a Parigi, Les Brigitines a Bruxelles, The Place Theatre in London, Sala Hiroshima a Barcellona per citarne alcuni).
I suoi lavori sono stati negli insigniti di numerosi riconoscimenti: Premio Gd’A Veneto 2010 (Viola), Segnalazione Speciale al Premio Scenario 2011 (Spic & Span), Premio Prospettiva Danza 2012 (per non svegliare i draghi addormentati), Teatro Libero di Palermo Prize al BEFestival e secondo premio al concorso (Re)connaissance di Grénoble nel 2017 (Everything is ok). È stato per due volte tra le Priority Company del network europeo Aerowaves.
The Olympic Games, creato in collaborazione con Chiara Bersani, è stato coprodotto da K3|Tanzplan (Kampnagel, Amburgo) e dal progetto europeo BeSpectACTive. Nel 2018 ha debuttato con due lavori: Avalanche, co-prodotto da Rencontres Chorégraphiques de Saint-Denis, CCN di Nantes e Marche Teatro, e First love, una commissione di Torinodanza e Espace Malraux (Chambéry).
Marco D’Agostin è uno dei fondatori di VAN, organismo di produzione della danza riconosciuto e sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 2015.

scopri di più

Daniele Ninarello

Daniele Ninarello dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e presenta le sue creazioni in festival nazionali e internazionali.
Dal 2010 le sue produzioni entrano nella rete Anticorpi Explo in Italia, e all’estero con Les Repérages e Dance Roads.
Nel 2012 si aggiudica la menzione DNA Romaeuropa Festival, viene selezionato per il progetto internazionale Residenza in Sharing con i centri TROIS–CL e TanzTendenz di Monaco e danza con la compagnia di Sidi Larbi Cherkaoui. Man Size è presentato nello stesso anno a Charleroi per Les Repertasse e selezionato insieme a Non(leg)azioni per il CDC – Les Hivernales Avignon 2011 100% Danse “Quand les régions s’en mêlent…”. Sempre nel 2012 il Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro lo invita per una co-creazione con Ricardo Ambrózio, danzatore di Ultima Vez con cui crea Many finalista al Premio Equilibrio 2013.
Nel 2013 fonda l’Associazione CodedUomo. Negli anni l’Associazione si è distinta per la capacità di costruire reti con partner produttivi e di residenze, per la capacità di distribuzione dei propri lavori a livello nazionale e internazionale, per la capacità progettuale e la creazione di laboratori atti a creare reti di scambio tra artisti ed enti artistici
Rock Rose WoW è la prima creazione firmata dalla Compagnia, che dopo aver ricevuto il sostegno di Movin’ Up 2012 II sessione, per la residenza estera presso Tanztendenz Munchen, vince il bando “Teatri del Tempo Presente” promosso dalla Fondazione LIVE-Piemonte Dal Vivo e dal Mibact.
Kudoku, produzione 2016 realizzata insieme al musicista Dan Kinzelman, debutta al Festival internazionale di danza contemporanea della Biennale Danza di Venezia 10, e successivamente selezionato per AEROWAVES TWENTY17, per NID Platform 2017 e per Rencontres Choreographiques – Seine Saint Denis.
Still, ha vinto il Premio Prospettiva Danza.
Nel 2017 con il progetto “Cubita” curato da Elisa Vaccarino, viene invitato a creare una coreografia per la Compagnia Persona di Sandra Rami a l’Havana, e successivamente è coreografo ospite al Centro di Creazione Coreografica Internazionale Dantzagunea dove crea Lead per la compagnia Dantzaz.
A novembre 2018 è stato invitato da Virgilio Sieni per il terzo anno consecutivo al festival La Democrazia del Corpo per condividere con danzatori professionisti, un percorso mirato a una creazione site specific, il cui esito è stato presentato al pubblico sempre all’interno del festival; nel 2017 ha presentato Primitive Accomodation, nel 2018 “Strapiombi e Crepacci”. Nel 2018 è stato inoltre selezionato per l’azione Prove d’autore XL del Network Anticorpi XL, dove ha creato una coreografia dal titolo Bloom per la MM Contemporary Dance Company di Reggio Emilia, diretta da Michele Merola.
Grazie alla Lavanderia a Vapore dirige il suo primo progetto curatoriale dal titolo “Non voglio morire in 4/4”: 2 settimane di azioni di arte partecipata, intorno ai temi della creazione PASTORALE che ha debuttato il 16 novembre 2019.

scopri di più

Davide Valrosso

Davide Valrosso, dopo essersi diplomato presso English National Ballet studia in altri centri di formazione contemporanea quali London Contemporary School, Rambert School. Per cinque anni ha lavorato stabilmente con la Compagnia Virgilio Sieni, sia come danzatore e performer che formatore nell’Accademia sull’Arte del Gesto di Firenze. Come interprete ha collaborato con artisti visivi e coreografi tra cui: Tino Sehgal, Paolo Bronstein, Ariella Vidach, Laura Corradi, Paolo Mohovich, Gustavo Ramirez, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano, Raymond Sullivan, Daniele Ninarello, Antonello Tudisco, Raphael Bianco, Pascal Touzeau, Cristina Rizzo, Fabrizio Favale, Franca Ferrari.
Autore di Cosmopolitan Beauty, prodotto da Cango_Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza e supportato da Teatro Pubblico Pugliese (selezione Anticorpi 2016), e di We_Pop, prodotto da Festival Oriente Occidente (selezionato NID Platform 2017).
Viene coinvolto nel progetto Prove D’Autore XL, edizione 2017, nell’ambito del quale ha creato We are not alone per il Balletto di Roma, sotto la direzione di Roberto Casarotto.
Nel 2018 crea Biografia di un corpo, prodotto da Kilowatt/Capotrave, nell’ambito del progetto europeo BeSpectACTive, e Sogno, una notte di mezz’estate commissionato dal Balletto di Roma.
Inoltre viene selezionato nel progetto Resid’And presso l’Accademia Nazionale di Roma per cui crea Bloom.
Nel 2018 diventa coordinatore e tutor del progetto Incubatore per futturi coreografi C.I.M.D sostenuto dal Mibact; nello stesso anno riceve il riconoscimento come Artista Emergente Pugliese.
Nel 2019 presenta Bloom II, performance site-specific creata in collaborazione con il Centro Culturale S. Chiara all’interno del Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Nello stesso anno viene selezionato per il progetto Cross the Sea, tramite il quale lavora con la compagnia Attakkalari Bangalore – India, dove creerà A Peaceful Place.
Nel 2019 debutta con LOVE|Paradisi Artificiali, produzione C.I.M.D con il sostegno di MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, coproduzione TIR Danza e Centro Coreografico Körper.
Attualmente collabora con l’Università La Sapienza di Roma nel SARAS – Dipartimento di storia, antropologia, religione, arte e spettacolo e nel 2020 sarà impegnato nella creazione Sinapsy per il Polish Dance Theatre.

scopri di più

ASPIRANTI COREOGRAFI

Il percorso del progetto porrà al centro l’individualità di ognuno come futuro autore, fornendo ai singoli, nel rispetto e nella valorizzazione delle doti di ciascuno, gli strumenti necessari per iniziare ad affacciarsi professionalmente all’arte della coreografia e della creazione in senso più ampio.
Abbiamo selezionato i seguenti 10 giovani aspiranti coreografi di età compresa tra i 21 e i 25 anni, scelti in base alla precedente formazione come danzatori e motivati al lavoro di “pratica” affine a quello sopra descritto:

Cecilia Airaghi

Martina Auddino

Giovanni Careccia

Lorenzo De Simone

Giorgia Fusari

Tullia Primultini

Giacomo Giannangeli

Lorenzo Morandini

Martina Rota

Martina Gambardella