Più Che Danza! 2023

Immagine © ph Margherita Masé

Dall’8 giugno 2023 all’11 giugno 2023
Ideazione e direzione artistica Franca Ferrari
In collaborazione con BASE
Presso BASE Via Bergognone 34 – Milano

Progetto sostenuto da MiC

Con il patrocinio di FONDAZIONE CARIPLO

Quest’anno si parteciperà alle singole giornate del Festival o tramite abbonamento per 3 o 4 giorni. Restate con noi per l’intera serata!

PREVENDITA!

MILANO-FESTIVAL DEDICATO AI LINGUAGGI PERFORMATIVI CONTEMPORANEI

IX edizione sul tema “rischio”

IL FESTIVAL

Nasce nel 2014: la spinta iniziale è l’urgenza della condizione della danza contemporanea in Lombardia, argomento che il CRT diretto da Franco Laera appoggia in pieno con ottimo spirito collaborativo.
Dal 2017 nasce la collaborazione con il Teatro Fontana diretto da Rossella Lepore.

Si stabilisce così una realtà nuova dedicata ai linguaggi performativi contemporanei, un festival che non ha come finalità la selezione, ma desidera diventare occasione di sviluppo e di pensieri, esperienze e condivisioni per le compagnie, gli artisti, il pubblico. Vuole cercare “l’anima specifica” del mondo dell’arte performativa contemporanea nella sua propensione alla scoperta, al rinnovamento, all’innovazione.

Si è aperto in questi anni a spazi diversi, il Museo della Scienza e della Tecnologia che ha accolto il progetto “Più che danza diffuso”, il Teatro Franco Parenti che ci ha accolto nel 2021 alla riapertura dalla pandemia.

E dal 2022 BASE, un organismo vivente che produce innovazione, un hub creativo e centro policulturale con una speciale atmosfera aperta e internazionale.

BASE dice “di base sbagliamo” e così dà dello spazio dell’errore, dell’accoglienza dell’errore, una visione positiva, ne fa un progetto. Ancora una volta in sintonia con la parola cardine di quest’anno “rischio” perché se non affrontiamo il rischio non possiamo proporre cambiamento e innovazione.

Quest’anno saremo presenti in vari spazi di Base, interni e esterni. Nel programma sarà indicato lo spazio di ogni performance.

RISCHIO

è la parola cardine di questa IX edizione del festival.

Rischio è l’opportunità data da l’essere in bilico, è possibilità di riuscita ma anche di perdita, di scelta giusta o di errore, la stessa enciclopedia ci suggerisce :“Situazione in cui un soggetto compie una scelta che può comportare esiti diversi”.

Rischio è una parola che prevede una transizione, un cambiamento, che genera una trasformazione imprevedibile, che si colloca per sua natura tra passato e futuro.
Mai come in questa IX edizione il festival è rivolto al futuro, alle nuove generazioni, per lo spazio che dedichiamo ai progetti dei “futur* coreograf* di Incubatore C.I.M.D”. ogni creazione pone l’artista di fronte al rischio, ma forse le/i giovani hanno bisogno di più coraggio.

Non abbiamo mai la possibilità di controllare quello che ci aspetta, ma dobbiamo assumerci la responsabilità di generare una frattura, il corpo si sgretola, cade se necessario, si spinge oltre il baricentro, ascolta le periferie del corpo, procede per frammentazione, conosce rischiando, senza rischio non c’è conoscenza né creazione, senza creazione non c’è futuro.

WE ARE ALL CLITORIDIAN WOMEN
PATRIARCHY KILLS (LOVE)

Dall’11 aprile e fino a settembre BASE Milano accoglierà lз visitatorз di tutti gli eventi con Cancel Patriarchy, una grande installazione di Claire Fontaine.

La direzione artistica di Più che danza ha deciso di non perdere l’occasione di condividere con BASE Milano questa dichiarazione.

L’installazione si compone di due opere, Patriarchy kills (love) e We are all clitoridian women. Si tratta di frasi a LED illuminate che mettono in discussione il nostro solito contesto emotivo e sociale, portando nello spazio architettonico questioni intime. Danno materialità alle parole e interagendo con i corpi trasformano la nostra percezione della realtà. Un omaggio a Carla Lonzi: femminista, critica d’arte, scrittrice, teorica, poetessa. Queste affermazioni luminose attivano domande più che consegnare risposte e donano materialità alle parole facendole interagire con il mondo esterno, cambiando la lettura della realtà che le circonda. E, con essa, la nostra interpretazione del mondo.

Anche la programmazione di ESTATE DI BASE e l’ospitalità di Più che Danza sarà influenzata dall’installazione di Claire Fontaine, dichiarazione sempre presente negli intenti di invitare il pubblico a partecipare alla programmazione del Centro Culturale che nei prossimi due anni lavorerà sempre intorno ai temi di inclusion, diversity, equity e accessibility. L’obiettivo, dichiarato nel manifesto di BASE Milano, rimane quello di costruire un’istituzione che risponda a questo pensiero: “L’arte non deve piacere, tanto meno compiacere. Al contrario. L’arte deve mostrare dove la nostra società fa attrito, dove fa male. Abbiamo urgentemente bisogno di ritrovare il coraggio di riprendere questo ruolo di disturbatorз.”