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Alla luce dell´art. 9, comma 2 del Decreto Legge 8 agosto 2013 n. 91, si comunica che nel 2023 C.I.M.D ha ricevuto i seguenti contributi:

€4.600,00 da Consiglio di Regione Lombardia per il festival Più che danza 2022
€18.316,00 da Comune di Milano come saldo del contributo attività continuative 2022
€5.000 da Fondazione Cariplo come patrocinio al festival Più che danza 2022
€26.976,00 da MiC come saldo 2022 Danza art.41
€54.116,60 da MiC come anticipazione 2023 art.41 da MiC come anticipazione 2023 art.41
€20.000 da Fondazione Cariplo a saldo del progetto “PIÙ”
€5.000 da Fondazione Cariplo per il festival Più che danza 2023

MiC

Il consiglio direttivo del C.I.M.D è stato eletto il 27.02.2023 sdarà in carica fino al 27.03.2027
Franca Ferrari presidente
Gianluca Cheli vicepresidente
Francesca Sproccati segretaria
Grazia Ferrari consigliera
Paola Marzoli consigliera

Tutti gli incarichi sociali sono svolti a titolo gratuito

INCARICHI DI COLLABORAZIONE 2023

Daniele Albanese è tutor di “Incubatore per futuri coreografi”
Betarice Bresolin è docente del laboratorio “Borderline”
Paolo Casati è il direttore tecnico di CIMD e ne cura gli eventi dirigendo l’assistenza tecnica del festival Più che danza
Gianluca Cheli è docente del modulo “Management delle attività culturali”
Lorenzo De Simone è docente di “un feedback per le pratiche della danza”
Valentina De Marchi è “assistente alla direzione”
Elisa Ferrari è “coordinatrice”
Franca Ferrari ha i seguenti incarichi: la direzione artistica del progetto “Incubatore per futuri coreografi” comprensiva dell’azione festival Più che danza – tutor del progetto Incubatore
Francesco Gangemi è web designer di “Incubatore per futuri coreografi”
Daniele Ninarello è tutor di “Incubatore per futuri coreografi”
Davide Valrosso è tutor di “Incubatore per futuri coreografi”
Emanuele Padovani è fotografo di “Incubatore per futuri coreografi”

 

DANIELE ALBANESE ha ricevuto come tutor del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€2400,01
CHIARA CECCONELLO ha ricevuto come docente del modulo “Sinergia e complementarità tra danza e musica”
€800,00
GIANLUCA CHELI ha ricevuto come docente del modulo “Management delle attività culturali”
€3001,00
FRANCA FERRARI ha ricevuto per la direzione artistica del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€11.600,00
FRANCA FERRARI ha ricevuto come tutor del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€ 2600,00
FRANCESCA FOSCARINI ha ricevuto come tutor del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€1418,62
LUCA GALLIO ha ricevuto come docente del modulo “Sinergia e complementarità tra danza e musica”
€800,00
FRANCESCO GANGEMI ha ricevuto per la gestione sito internet
€453,00
DAN KINZELMAN ha ricevuto come docente del modulo “Sinergia e complementarità tra danza e musica”
€2752,00
DANIELE NINARELLO ha ricevuto come tutor del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€4915,99
EMANUELE PADOVANI ha ricevuto come fotografo di “Incubatore per futuri coreografi”
€920,00
MARTINA ROTA come assistente alla direzione del festival “Più che danza”
€1910,00
TINO SCHEPIS ha ricevuto come “coordinatore” del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€370,00
DAVIDE VALROSSO ha ricevuto come tutor del progetto “Incubatore per futuri coreografi”
€1235,00

Curriculum vitae:

Daniele Albanese

Daniele Albanese è un coreografo, danzatore e performer che lavora tra l’Italia e Berlino.
Dopo essersi formato come ginnasta e ballerino classico, si diploma nel 1997 all’EDDC (ora ArtEZ) di Arnhem in Olanda, dove studia Complex Movement, Release Technique, Alexander Technique, Composition, Choreographic Structure, Theory, Improvisation con alcuni dei maestri del postmodernismo americano come Eva Karkzag, Steve Paxton, Lisa Kraus, Jennifer Lacey, K.J. Holmes, Mimi Goese, Yvonne Meyer, Tony Thatcher.
Dal 1995 è autore indipendente e in parallelo lavora come interprete e collaboratore di numerosi artisti di fama internazionale tra i quali Benoit Lachambre, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Jennifer Lacey, Eva Karczag, Karine Ponties, Peter Pleyer.
Nel 2002 fonda la compagnia STALKER_Daniele Albanese con lo scopo di indagare la danza come linguaggio in termini di relazione tra strutture chiuse e strutture aperte, alla ricerca di un segno coreografico al contempo preciso e mutevole.
I suoi interessi spaziano dalla filosofia (ha studiato con i filosofi José Gil e Maurizio Zanardi), alla neurofisiologia (il suo progetto àrebours è stato concepito in collaborazione con Elena Borra, ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma), all’ornitologia, alla fisica quantistica (con il padre Gianfranco Albanese e la sorella Lara Albanese, entrambi rinomati fisici).
Dal 2005 insegna tecniche di improvvisazione e somatic work a studenti di danza e a professionisti attraverso workshop e laboratori presentati all’interno di scuole di danza, festival internazionali e centri di ricerca.
La sua ricerca abita il continuo passaggio dal corpo come oggetto al corpo come soggetto in un flusso di trasformazioni in cui il gesto diventa astrazione e viceversa.
I suoi lavori esplorano le forme ibride che nascono nel passaggio tra un luogo e un altro, tra un movimento e un altro, considerando il confine non come ostacolo ma come luogo di turbolenza e motore di cambiamento che genera nuovi modi di incontro con il pubblico, portandolo verso dimensioni percettive inusuali.
Dal 2017 è artista associato di Nanou Associazione Culturale.
Attualmente frequenta il percorso di formazione triennale della Schule für Alexander Technik diretta da Dan Armon a Berlino.

Chiara Cecconello

È artista sonora e performer. Si forma tra Italia e Germania, intrecciando performance, studi musicali e ricerca teorica all’Università Iuav (Venezia) e all’Hochschule für Kunste (Brema). Nel 2021 si forma con la compagnia teatrale Societas al Corso di Ritmo Drammatico. Parallelamente lavora con artisti italiani e internazionali, tra i quali Ari Benjamin Meyers, Josephine Baan e Isabel Lewis. Nel 2022 vince il bando di residenza Più Erbacce con as water touches ears, un progetto sonoro in collaborazione con Luca Gallio. Ha presentato le sue performance in vari contesti più e meno indipendenti, come BASE (Milano), La Caienna (Vicenza) Ocean Space (Venezia), Musik Installationen Nürnberg (Norimberga). Nella sua pratica, il corpo è territorio acustico, orecchio esteso e materia vibrante che cerca modalità di abitare il mondo attraverso l’immediatezza dei suoni. I suoi lavori spaziano tra perfomance e installazioni sonore nelle quali vengono esplorate le relazioni tra suoni e luoghi, innescando polifonie tra udibile inudibile.
Chiara e Luca lavorano tra musica, teatro e arti visive, con un background di studi musicali che spazia dall’ambito classico a quello elettroacustico. Si interessano nell’esplorazione del suono, della vocalità e la capacità di modellare lo spazio performativo con questi elementi. Nella loro ricerca, l’elemento sonoro, il corpo e lo spazio esecutivo si intrecciano nel percorso creativo, in un dialogo multiforme e fluido che si concretizza in pratiche e azioni contenute in una temporalità sospesa.

Gianluca Cheli

È manager culturale, si occupa di progettazione, organizzazione e ha specifiche competenze in comunicazione per i progetti culturali. Comincia il suo percorso poco più che ventenne con Claudio Longhi e contemporaneamente avviando la sua collaborazione con Gender Bender International Festival (Bologna). Collabora inoltre con Kilowatt Festival, diretto da Luca Ricci, con cui vince un premio Ubu nel 2010 per il progetto “Visionari”. Fa parte del team di Dominio Pubblico – la città agli under 25, percorso di engagement e di valorizzazione della giovane creatività, sviluppato all’interno del Teatro di Roma ed è membro dello staff del progetto europeo Be SpectACTive!. Dal 2015 collabora con il Teatro dell’Orologio di Roma e dal 2017 è consulente digital per il Teatro di Roma. Collabora dal 2018 con C.I.M.D. come consulente progettista e communication manager per il progetto “Incubatore” ed è co-curatore de La Città Ideale (Roma), progetto di storytelling urbano delle periferie romane attraverso la raccolta di storie popolari, indicato come best practice dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2019.

Franca Ferrari

RICERCATRICE – PEDAGOGA – COREOGRAFA – OPERATRICE CULTURALE

Nata a Milano, intraprende il suo percorso di formatrice e coreografa a partire dal 1979. Riconosce come maestri fondamentali Rosalia Chladek – con la quale si diploma a Strasburgo nel 1982 – e Dominique Dupuy con il quale studia per oltre dieci anni tra Milano e Parigi. Il suo lavoro ha come caratteristica il cambiamento, per la sua sensibilità all’evolversi di ogni processo di conoscenza.
Nel 1981 apre a Milano il Centro di danza contemporanea C.I.M.D.
Su proposta dello stesso Dupuy, dal 1993 al 2003, il C.I.M.D diventa diventa sede italiana della prestigiosa scuola francese R.I.D.C. diretta da Brigitte Hyon, una delle scuole riconosciute dal Ministero della Cultura francese per la preparazione al DE (Diplome d’Etat) per la danza contemporanea.
Dal 2004 il C.I.M.D. propone in Italia un perfezionamento professionale per il danzatore contemporaneo indipendente dalle istituzioni.
Nel 1990 Franca Ferrari fonda la Compagnia Cadeaux Mainòl, attiva fino al 2010.
Nel 2011 dà vita alla Compagnia Progetto D.Arte, la cui poetica si fonda sulla ricerca di un nuovo modo di fare spettacolo: creare “moduli tematici di improvvisazione basati sulla ricerca corporea” da comporre in una struttura coreografica.
Come operatrice culturale inizia con una rassegna di danza per il Comune di Milano presso il Centro Sociale Garibaldi (dal 1991 al 1993) e per “Giovani artisti in centro” nel 1991 e in quello stesso anno Enrico Intra la chiama a portare la danza contemporanea all’interno di Musica in Metrò. Dal 2014 è ideatrice e direttrice artistica del festival PIÙ CHE DANZA! che ha il suo esordio nel 2014 al Teatro CRT Triennale dell’Arte di Milano diretto da Franco Laera. Dal 2017 il festival è ospitato dal Teatro Fontana di Milano diretto da Rossella Lepore.
Nel 2018 dà inizio al progetto INCUBATORE PER FUTURI COREOGRAFI.
Il suo impegno pubblico per la danza si dimostra nell’attenzione da sempre rivolta alle politiche culturali del proprio settore. Dal 2011 al 2014 è vicepresidente di AsidDANZA (una delle associazioni aderenti a Agis nazionale). È stata presidente del c-DAP Lombardia (Coordinamento Danza e Arti Performative Contemporanee) fino a giugno 2018 e dal 2014 al 2015 ha fatto parte dell’Ufficio di Presidenza di Federdanza (Agis nazionale).

Franca Ferrari
direzione Incubatore C.I.M.D per futuri coreografi
cel +39 330 966811
email francaferrari@cimd-danza.it

Francesca Foscarini

nasce a Bassano del Grappa e vive da circa due anni in Salento. Il suo percorso di danzatrice e interprete inizia molto giovane con Roberto Castello per proseguire poi con Sara Wiktorowicz, Marco d’Agostin, Alessandro Sciarroni, Yasmeen Godder e con il Collettivo Jennifer rosa. Al centro della sua ricerca poetica, che la vede autrice dal 2009, vi è relazione tra corpo e intenzione, la presenza specifica del performer sulla scena e la sua relazione con il pubblico.
I suoi lavori vengono presentati in importanti festival nazionali ed internazionali, ottenendo diversi riconoscimenti (Premio Mas Danza, Premio Léonide Massine danzatrice dell’anno della scena contemporanea 2015, Selezione Aerowaves 2017).
Nel 2016 incontra Cosimo Lopalco con il quale crea i più recenti lavori: Animale, Oro. L’arte di resistere (entrambi PREMIO DANZA & DANZA 2018), Museo dell’Altrove- Giulia, Italia, Caruso (2020-2021), Punk. Kill me please (2021), Greta on the beach (2022 – selezione NID 2023), Museum. Paesaggi del Corpo (2022). È attualmente impegnata in Dove cresce ciò che salva | Archivio sentimentale del movimento, una ricerca artistica sulla natura che si svolge a Lamia Santolina, la casa giardino e residenza d’arte di Cosimo Terlizzi e Damien Modolo e in un nuovo progetto come co-autrice ed interprete insieme alla compagnia Kronoteatro. Con gli stessi segue la curatela del festival Terreni Creativi 2023 per la sessione dedicata alla danza. Continua ad affiancare la sua ricerca autoriale al lavoro di interprete avviando una nuova collaborazione con l’artista Andrea Costanzo Martini, e alla trasmissione della sua esperienza attraverso workshop e laboratori. Fonda nel 2013 insieme a Marco D’Agostin e Giorgia Ohanesian Nardin l’associazione VAN, finanziata dal Ministero della cultura e dalla Regione Emilia Romagna, all’interno della quale cura e idea CACTUS | PROGETTI SPINOSI, progetto didattico di immersione teorica e pratica nelle creazioni delle artiste e artisti VAN.

Luca Gallio

Musicista specializzato in percussioni classiche, con interesse per la musica elettronica ed elettroacusica, esperienze varie riguardo a service audio e audio engineering
Chiara e Luca lavorano tra musica, teatro e arti visive, con un background di studi musicali che spazia dall’ambito classico a quello elettroacustico. Si interessano nell’esplorazione del suono, della vocalità e la capacità di modellare lo spazio performativo con questi elementi. Nella loro ricerca, l’elemento sonoro, il corpo e lo spazio esecutivo si intrecciano nel percorso creativo, in un dialogo multiforme e fluido che si concretizza in pratiche e azioni contenute in una temporalità sospesa.
è musicista con background che spazia dalla musica classica all’elettronica, si diploma in percussioni classiche per poi proseguire gli studi sul teatro e la performance. Nella sua ricerca i sample vengono indagati e manipolati al fine di creare una connessione organica con le sonorità elettroniche.

Francesco Gangemi

Francesco Gangemi è un grafico pubblicitario, web designer e illustratore.
Si è laureato in Disegno Industriale, presso I.U.A.V. Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Si è poi diplomato in Graphic Design per la Pubblicità presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia.
Ha lavorato in questo settore per molti anni nel Nord Italia in un’Agenzia di Comunicazione Pubblicitaria Veronese. Dal 2016 ha deciso di completare il suo percorso di studi per diventare anche un illustratore, grazie al diploma presso l’Accademia Nemo di Firenze. Ad oggi è freelancer in grafica, web e illustrazione.

> francescogangemi.com

Daniel Kinzelman

È un sassofonista e compositore statunitense, residente in Italia dal 2006. Noto principalmente per 15 anni di militanza nella nuova underground del jazz italiano, è richiestissimo sia nella penisola che in Europa e gli Stati Uniti con progetti come Hobby Horse, Ghost Horse e il suo solo performativo ‘Resist/Evolve’. Negli ultimi anni, ha avviato una collaborazione stabile con il coreografo torinese Daniele Ninarello, portandolo a comporre e produrre musica per tre spettacoli diversi. La sua performance musicale per ‘Kudoku’ e’ stato nominata per il Premio Ubu nel 2016.
La sua produzione musicale esplora molteplici mondi musicali, nella ricerca di instaurare dialoghi fra linguaggi apparentemente contrastanti.
È docente presso Siena Jazz University dal 2016.

Daniele Ninarello

Dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e presenta le sue creazioni in festival nazionali e internazionali.
Dal 2010 le sue produzioni entrano nella rete Anticorpi Explo in Italia, e all’estero con Les Repérages e Dance Roads.
Nel 2012 si aggiudica la menzione DNA Romaeuropa Festival, viene selezionato per il progetto internazionale Residenza in Sharing con i centri TROIS–CL e TanzTendenz di Monaco e danza con la compagnia di Sidi Larbi Cherkaoui. Man Size è presentato nello stesso anno a Charleroi per Les Repertasse e selezionato insieme a Non(leg)azioni per il CDC – Les Hivernales Avignon 2011 100% Danse “Quand les régions s’en mêlent…”. Sempre nel 2012 il Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro lo invita per una co-creazione con Ricardo Ambrózio, danzatore di Ultima Vez con cui crea Many finalista al Premio Equilibrio 2013.
Nel 2013 fonda l’Associazione CodedUomo. Negli anni l’Associazione si è distinta per la capacità di costruire reti con partner produttivi e di residenze, per la capacità di distribuzione dei propri lavori a livello nazionale e internazionale, per la capacità progettuale e la creazione di laboratori atti a creare reti di scambio tra artisti ed enti artistici
Rock Rose WoW è la prima creazione firmata dalla Compagnia, che dopo aver ricevuto il sostegno di Movin’ Up 2012 II sessione, per la residenza estera presso Tanztendenz Munchen, vince il bando “Teatri del Tempo Presente” promosso dalla Fondazione LIVE-Piemonte Dal Vivo e dal Mibact.
Kudoku, produzione 2016 realizzata insieme al musicista Dan Kinzelman, debutta al Festival internazionale di danza contemporanea della Biennale Danza di Venezia 10, e successivamente selezionato per AEROWAVES TWENTY17, per NID Platform 2017 e per Rencontres Choreographiques – Seine Saint Denis.
Still, ha vinto il Premio Prospettiva Danza.
Nel 2017 con il progetto “Cubita” curato da Elisa Vaccarino, viene invitato a creare una coreografia per la Compagnia Persona di Sandra Rami a l’Havana, e successivamente è coreografo ospite al Centro di Creazione Coreografica Internazionale Dantzagunea dove crea Lead per la compagnia Dantzaz.
A novembre 2018 è stato invitato da Virgilio Sieni per il terzo anno consecutivo al festival La Democrazia del Corpo per condividere con danzatori professionisti, un percorso mirato a una creazione site specific, il cui esito è stato presentato al pubblico sempre all’interno del festival; nel 2017 ha presentato Primitive Accomodation, nel 2018 “Strapiombi e Crepacci”. Nel 2018 è stato inoltre selezionato per l’azione Prove d’autore XL del Network Anticorpi XL, dove ha creato una coreografia dal titolo Bloom per la MM Contemporary Dance Company di Reggio Emilia, diretta da Michele Merola.
Grazie alla Lavanderia a Vapore dirige il suo primo progetto curatoriale dal titolo “Non voglio morire in 4/4”: 2 settimane di azioni di arte partecipata, intorno ai temi della creazione PASTORALE che ha debuttato il 16 novembre 2019.

Emanuele Padovani

Agli inizi degli anni novanta ha conseguito un diploma di operatore televisivo presso il Centro di Produzione Televisivo EUROSNIAD – Sansepolcro ( Ar ) e seguito numerosi corsi di fotografia.
È con l’avvento del digitale che inizia a seguire attivamente eventi e le discipline sportive. Nel 2010 si avvicina alla fotografia dello spettacolo e scopre la sua passione di fotografare la danza. Da allora si dedica a seguire eventi , rassegne , festival , fiere e collabora a progetti.
Segue dal 2011 al 2014 la Rassegna dilettantistica Citta’ in Danza di Lodi e dal 2011 al 2019 le edizioni di Como
Ha collaborato all’evento Milano Danza Expo’ di Novegro dal 2011 al 2015 , esponendo le mie immagini in due mostre fotografiche allestite in Fiera nel 2014 e 2015
Ho seguito la biennale d’ Arte , Performance e Danza Butoh LA VOCE DEL CORPO di Osnago , collaborando alla realizzazione del libro/catalogo delle edizioni 2016 e 2018
Ho seguito a fasi alterne eventi di danza storica con la Compagnia Nazionale Danza Storica , Spettacoli di Burlesque e Ballo Swing durante i relativi Festival nella citta’di Como.
Ha collaborato alla documentazione della Rassegna di Danza CAFFEINE incontri con la Danza
Seguo dal 2016 il Festival di arti performative PIU’ CHE DANZA! curato da Franca Ferrari , dal 2018 ho l’incarico di documentare il lavoro dei giovani coreografi del progetto INCUBATORE PER FUTURI COREOGRAFI C.I.M.D.

Martina Rota

Durante i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera nel dipartimento di Arti visive inizia la sua ricerca artistica caratterizzata da una forte multidisciplinarità, per lei il medium risponde sempre alla domanda cosa è necessario? considera il proprio lavoro come un’opportunità per creare parentele con lo spazio, porre domande e riflettere sul sentire comune.
Nel 2016 incontra e lavora con Boris Charmatz il quale insieme a Daniele Ninarello influenzano il suo retro-mondo coreografico. Nel 2017 studia all’SNDO school for new dance development ad Amsterdam, nel 2018 entra a far parte di Da.RE sistemi dinamici per la trasmissione delle arti performative contemporanee diretto da Adriana Borriello. Dal 2019 al 2021 fa parte del progetto di ricerca sostenuto dal MiC “Incubatore per futuri coreografi C.I.M.D “diretto da Franca Ferrari con il tutoraggio di Daniele Ninarello, Davide Valrosso e Marco D’Agostin.
Martina è un’artista attiva nel mondo delle arti visive e performative. Attualmente lavora come performer, coreografa, movement director e insegnante Dance well. Co-founder, insieme a Giulia Parolin e Stefano Galeotti, di MASSIMO, spazio indipendente d’arte contemporanea a Milano.

Tino Schepis

Milanese di nascita, si forma inizialmente allo Steps di New York con il maestro Daniel C.Tinazzi. Continua il perfezionamento con esponenti importanti della danza italiana e internazionale tra i quali Roberto Zappalà, Virgilio Sieni, Ivan Wolfe Stephen Petronio e Maguy Marin. Lavora nel 1998 come danzatore con Ariella Vidach, Monica Farné ed Enzo Procopio. Nello stesso anno entra nella compagnia di Eugenio De Mello con cui lavorerà sia in Italia che all’estero. Nel 2000, avvia una ricerca personale sul mondo animale che lo condurrà l’anno successivo alla creazione di un assolo intitolato “Spettri”. Da questa produzione scaturisce MPR 2020, evoluzione di “Spettri”, basata su un dialogo che coinvolge altre forme. Nel 2003 crea INTRO>SPECTIVE, in coproduzione con Mosaico Danza e nel 2005 realizza AQUARIUS che debutta al Teatro Fondamente Nuove di Venezia. Nel 2009 UNO e SUB è la produzione del 2018. Gli spettacoli sono andati in scena in vari festival in Italia e all’estero.

Davide Valrosso

Dopo essersi diplomato presso English National Ballet studia in altri centri di formazione contemporanea quali London Contemporary School, Rambert School. Per cinque anni ha lavorato stabilmente con la Compagnia Virgilio Sieni, sia come danzatore e performer che formatore nell’Accademia sull’Arte del Gesto di Firenze. Come interprete ha collaborato con artisti visivi e coreografi tra cui: Tino Sehgal, Paolo Bronstein, Ariella Vidach, Laura Corradi, Paolo Mohovich, Gustavo Ramirez, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano, Raymond Sullivan, Daniele Ninarello, Antonello Tudisco, Raphael Bianco, Pascal Touzeau, Cristina Rizzo, Fabrizio Favale, Franca Ferrari.
Autore di Cosmopolitan Beauty, prodotto da Cango_Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza e supportato da Teatro Pubblico Pugliese (selezione Anticorpi 2016), e di We_Pop, prodotto da Festival Oriente Occidente (selezionato NID Platform 2017).
Viene coinvolto nel progetto Prove D’Autore XL, edizione 2017, nell’ambito del quale ha creato We are not alone per il Balletto di Roma, sotto la direzione di Roberto Casarotto.
Nel 2018 crea Biografia di un corpo, prodotto da Kilowatt/Capotrave, nell’ambito del progetto europeo BeSpectACTive, e Sogno, una notte di mezz’estate commissionato dal Balletto di Roma.
Inoltre viene selezionato nel progetto Resid’And presso l’Accademia Nazionale di Roma per cui crea Bloom.
Nel 2018 diventa coordinatore e tutor del progetto Incubatore per futuri coreografi C.I.M.D sostenuto dal Mibact; nello stesso anno riceve il riconoscimento come Artista Emergente Pugliese.
Nel 2019 presenta Bloom II, performance site-specific creata in collaborazione con il Centro Culturale S. Chiara all’interno del Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Nello stesso anno viene selezionato per il progetto Cross the Sea, tramite il quale lavora con la compagnia Attakkalari Bangalore – India, dove creerà A Peaceful Place.
Nel 2019 debutta con LOVE|Paradisi Artificiali, produzione C.I.M.D con il sostegno di MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, coproduzione TIR Danza e Centro Coreografico Körper.
Attualmente collabora con l’Università La Sapienza di Roma nel SARAS – Dipartimento di storia, antropologia, religione, arte e spettacolo e nel 2020 sarà impegnato nella creazione Sinapsy per il Polish Dance Theatre.