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HOME_action #Milano

_di e con  Daniele Albanese
_voce  Eva Karczag
_materiali multimediali  Salvatore Insana
_coordinamento organizzativo  Francesca Divano
_coproduzione  Associazione Gruppo Nanou e DanceMe (Perypezye Urbane)
_con il contributo di  MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo/Direzione generale per lo spettacolo dal vivo
_residenze e sostegni 2019  Masque Teatro, Forlì | C.u.r.a. Indisciplinarte, Terni | CID, Rovereto /PASSO NORD residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol
_sostegni 2020  Fondazione Cariparma | Europa Teatri, Parma
_assistente alla realizzazione di  HOME_studio (2019): Yele Canali
_sguardo esterno per  HOME_studio (2019): Enrico Pitozzi
_durata  20 minuti

progetto

Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino.

sinossi

In un momento storico in cui il concetto di ‘casa-mondo’ risuona forte nella coscienza globale collettiva, l’urgenza di ricollocare HOME nel contesto attuale si traduce in un nuovo modo di affrontare la scena che porti i segni del vissuto degli ultimi mesi, articolando un discorso indiretto sul senso politico dell’agire ora.

HOME è un progetto coreografico/performativo nato nel 2019 e finalizzato alla produzione di pratiche, azioni e interazioni modulabili a partire dal presupposto che il meccanismo sotteso all’atto performativo può essere considerato, di per sé, una ‘casa’. Casa come archivio personale, funzionale, emotivo – quindi luogo dell’identità – in relazione a un mondo in continuo divenire come quello contemporaneo, dove forme di linguaggio mutevoli, flottanti (José Gil) fluiscono all’interno di un ambiente vivo, eterogeneo e il confine – tra spazi, linguaggi e direzioni – è luogo di turbolenza (Stefano Levi della Torre), di problematicità ma anche di ricchezza.

HOME_action #Milano è pensata come un evento site-specific i cui elementi (azioni performative, frammenti video, narrazioni…) confluiscono in una partitura dialogica che si innesta in una zona di espressione interstiziale – tra un movimento e un altro, tra la parola e il gesto, tra l’azione scenica e lo spettatore.

Sullo sfondo la voce di Eva Karczag, storica danzatrice e partner del coreografo nel duo Elsewhere, e il video di una finestra aperta sul paesaggio urbano – fatto di case – che ha accompagnato le giornate di lockdown di Daniele Albanese.

biografia

Daniele Albanese nasce a Parma. Si forma come ginnasta e ballerino classico. Nel 1997 si diploma presso il European Dance Development Centre di Arnhem (Olanda) dove studia, tra gli altri, con Steve Paxton, Eva Karkzag, Lisa Kraus, Benoit Lachambre. Crea i suoi primi spettacoli dal 1995 e danza per artisti come Peter Pleyer, Tony Thatcher, Company Blu, Martin Butler, Mawson-Raffalt + Faulder-Mawson, Jennifer Lacey, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Karine Ponties, Enzo Cosimi.
Nel 2002 fonda la propria compagnia di danza STALKER.
Le sue creazioni sono state presentate in molti teatri e festival internazionali, tra cui Festival Sesc (S.Paulo), Fabbrica Europa (Firenze), Masdanza (Gran Canaria), Teatro Comunale di Ferrara, Interplay e TorinoDanza (Torino), Festival Grec (Barcellona), Vie dei Festival (Modena), Dna – RomaEuropaFestival (Roma).
Dal 2005 al 2010 crea i seguenti spettacoli: àrebous 100 (2005), Tiqqun (2007), Pietro 1° studio (2008), Only You (2008), In a Landscape (2008), Andless (2009), Something About Today (The Vicious Circle), AnnotTazioni.
Coreografo italiano selezionato per DancEUnion 2011 nel cui ambito presenta a Londra presso il Southbank Centre AnnotTazioni (Marzo 2011).
Dal 2012 crea D.O.G.M.A., Digitale Purpurea I e Red Blue Works/Drumming Solo su musiche di Reich e Berio.
Ha collaborato come assistente alla creazione di Benoit Lachambre Snakeskins all’interno della quale ha un intervento in scena.
La sua ultima produzione VON ha debuttato al Festival Les Hivernales ad Avignone e ha debuttato in Italia al Torinodanza Festival.
La struttura compositiva degli spettacoli STALKer è strettamente interconnessa con la ricerca sul corpo e il movimento allo scopo di indagare la danza come linguaggio.

 

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