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Talk-show Sotterraneo – D’Agostin

_concept  Sotterraneo
_in live streaming da Firenze  Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa (Sotterraneo)
_live dal palco di  Teatro Fontana Marco D’Agostin
_produzione  Sotterraneo
_collaborazione  AttoDue
_sostegno  Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact
_durata  60 minuti

progetto

Per la prima volta Sotterraneo sposta il format del Talk su una piattaforma digitale e crea un incontro a metà fra virtuale e live col coreografo Marco D’Agostin: loro in casa davanti a un computer, lui su un palco davanti alla platea del Teatro Fontana di Milano. Proviamo a trasformare la rimozione di esperienza che ci impone il virus in una ricerca su nuove forme di ibridazione del teatro, questo fabulous invalid (per dirla con Orson Welles) che è sempre sul punto di morire e non muore mai. Del resto il Talk show del Sotterraneo parte sempre da questa domanda: di cosa parliamo quando parliamo di spettacolo dal vivo? Sin dalle prime “puntate” questo formato risponde alla nostra esigenza di incontrare altri artisti – di quelli che non solo creano opere ma che si fermano anche a domandarsi che senso ha fare questo mestiere al tempo della rivoluzione digitale – perciò solitamente ci sediamo intorno a un tavolo con alcuni degli autori più rigorosi del teatro contemporaneo e ne parliamo: mai come oggi questo dialogo in forma pubblica ci sembra urgente e necessario, qualunque sia il medium utilizzato.

Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale nato a Firenze nel 2005. Le produzioni del gruppo – sempre riconoscibili per il loro approccio avant-pop in equilibrio fra immaginario collettivo e pensiero anticonvenzionale – replicano in diversi dei più importanti festival e teatri nazionali e internazionali, ricevendo negli anni numerosi premi e riconoscimenti. Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo Shif Key ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese.

biografia

Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance. Per il suo lavoro come autore ed interprete gli sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti: il Premio UBU 2018 come miglior Performer Under 35, il Premio Gd’A Veneto 2010, la Segnalazione Speciale al Premio Scenario nel 2011, il Premio Prospettiva Danza 2012, il Teatro Libero di Palermo Prize al BEFEstival e il secondo premio al concorso (Re)connaissance di Grénoble nel 2017.
Dopo una formazione disarticolata con maestri di fama internazionale (Claudia Castellucci, Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Rosemary Butcher), consolida il proprio percorso sia come interprete (per la Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Tabea Martin, Liz Santoro tra gli altri) che come autore (i suoi lavori circuitano dal 2010 ad oggi in tutta Europa).
La sua poetica è fluida, dinamica, in adattamento continuo.
Nella sua ricerca riecheggiano frequentazioni con gli atlanti geografici, l’opera di M. P. Shiel, i cataloghi di creature estinte e le iconografie generate da video più o meno visualizzati su Youtube. Questioni ricorrenti nei suoi lavori sono il funzionamento della memoria, la febbre d’archivio e l’intrattenimento come forma di una specifica relazione tra spettatore e performer.
Nella scrittura coreografica l’orecchio è teso alla lezione di Amelia Rosselli in poesia: “Quanto alla metrica poi, essendo libera essa variava gentilmente a seconda dell’associazione o del mio piacere. Insofferente di disegni prestabiliti, prorompente da essi, si adattava ad un tempo strettamente psicologico musicale ed istintivo.”
L’opera d’arte alla quale è più affezionato è The Disintegration Loops I di William Basinski.

 

Talk-show Sotterraneo - D’Agostin

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